BIANCO
Anche se ormai l’azienda è passata nelle mani del figlio Giorgio, il legame con Bianco (sì, sì, è proprio il suo nome) è talmente forte che la toma prodotta prende ancòra il suo nome. È il margaro con più “capi”, e sono talmente tanti che la sua transumanza di maggio e di ottobre è attesa da tutti come un grandissimo evento: una vera e propria sfilata di vacche che si muovono tra le vie dei paesini canavesani per oltre 30 chilometri. Per gestire un allevamento così importante, Giorgio è aiutato dal papà Bianco, dalla moglie Ilva, e dalle figlie Eugenie e Simona.
LA TRADIZIONE